Il 14 ottobre del 2007 Udine accoglie tutti i colori del mondo in occasione della seconda edizione del World Road Running Championships. E’ una domenica bellissima, indimenticabile, quella dei Campionati del Mondo di corsa su strada, che il capoluogo friulano ospita in una giornata di sole scintillante. La città risponde alla grande al richiamo dell’evento mondiale, e regala una scenografia degna di un appuntamento così importante.
Lornah Kiplagat, gazzella d’ebano, ora portacolori olandese, lascia in ricordo a Udine un record mondiale indelebile: il suo 1 ora 06’25 migliora il precedente limite (appartenente alla sudafricana Elana Meyer dal lontano 1999) di 19 secondi. In più, la Kiplagat infrange anche il record dei 20 km con 1 ora 02’57”. Seconda si classifica la keniana Mary Keitany, letteralmente stroncata dal ritmo dell’olandese che arriva 23″ più tardi (1 ora 06’48”), seguita dalla connazionale, già vincitrice a Udine Pamela Chepchumba 1 ora 08’06”. Lontane le azzurre (Anna Incerti, 23sima, la migliore) ma con apprezzabili riscontri cronometrici.
Dopo gli emozionanti momenti della cerimonia d’apertura (con le spettacolari evoluzioni dei paracadutisti della Folgore), una festosa, numerosissima delegazione eritrea ha ulteriormente vivacizzato l’ambiente esternando tutta la propria gioia incontenibile per il bis iridato di Zersenay Tadese che, nella prova maschile, blocca il display sul tempo di 58′ 59”. Tadese nel corso dell’ultimo giro prende il controllo della situazione piegando la resistenza della forte formazione keniana, che risulta la migliore nonostante il rendimento al di sotto delle aspettative di Samuel Wanjiru: il Kenia difatti intasca argento e bronzo con Patrick Musyoki 59’2” ed Evans Cheruiyot 59’5”.
Ruggero Pertile (32°) il migliore dei nostri nonostante una caduta in partenza che coinvolge anche Stefano Andriani: priva di Stefano Baldini, la squadra fa il possibile in una gara certamente non molto fortunata.
Il Kenia esce, dunque, vincitore da questi mondiali, come nazione: due doppi podi nell’individuale, ma due ori pieni nelle classifiche a squadre.